Reviews a vele spiegate #6 Seppellite il mio cuore a Wounded Knee


Titolo dell'opera: Seppellite il mio cuore a Wounded Knee
Autore: Dee Brown
Genere: storico
pagine:480
Edito da: Mondadori (per l'edizione italiana)


Se siete in cerca di una lettura che vi colpisca profondamente, mostrandovi la nuda e cruda realtà dell'ambizione umana, questo è quello che fa per voi. Suddetto libro ci mostra nel complesso alcune delle tribù native americane che si videro sempre più circondate e respinte dall'irrefrenabile avanzata dei coloni europei, dalla scoperta delle americhe da parte di Cristoforo Colombo fino al tragico avvenimento che da il nome allo scritto.

Capitolo dopo capitolo, tribù dopo tribù, ci verrà spiegato in modo giornalistico e stando ben lontani dall'idea del "sogno americano", cui ci hanno abituati in film e fumetti, vicende che i libri di storia faticano a raccontarci. Basta prendere per esempio la tribù Navajo, tutt'ora la cultura indigena rimasta ancora tra le più popolate rispetto alle altre ma non meno perseguitata nei concitati anni dell'espansionismo americano. Costretti dopo anni di duri scontri ad arrendersi alle giubbe blu e ad un inevitabile destino, vennero costretti a raggiungere la riserva  di Bosque Redondo, a 300 miglia dalla loro posizione, affrontando una dura marcia a piedi, tra la neve e le intemperie e senza alcun aiuto da parte dei soldati. Molti morirono in quella marcia, nel silenzio tombale di una cultura occidentale ben propensa a non badare alle loro difficoltà. Per non parlare della suddetta "Battaglia", o per meglio dire massacro, di Wounded Knee, ultimo e famoso atto di violenza subita da una tribù indiana, in questo caso i Lakota Sioux, ben famoso e che vi invitiamo a studiare per conoscere una delle macchie più orrende dell'aquila statunitense.

Senza addentrarci in altri racconti che potrete trovare tranquillamente all'interno del libro, ci troveremo di fronte al resoconto di un bianco che senza esitazione da finalmente voce alle vittime e non ai carnefici, persone che nell'ultima metà dell'ottocento sono state rinchiuse nelle riserve per essere derubati delle loro terre natie e che tutt'ora si vedono ancora stretti in una morsa di un governo e di un popolo che tutt'ora li guarda con malcelato disprezzo. Un popolo che nonostante le ristrettezze non ha esitato a dare un contributo per la crescita della nazione, anche bellico come nel caso dei soldati nativi americani che combatterono nella guerra del pacifico durante il secondo conflitto mondiale.

Insomma, in questi giorni di obbligata e doverosa quarantena, abbiamo la possibilità di toccare con più attenzioni scritti del nostro passato e di scoprire quali errori abbiamo commesso. E leggere seppellite il mio cuore a Wounded Knee è di certo l'esempio lampante su cosa siamo capaci di fare quando l'egoismo umano prende il sopravvento, a discapito di altri esseri umani. Vi invitiamo un'ultima volta a poggiare i vostri occhi e la vostra mente su queste pagine ed attendiamo infine un vostro parere al riguardo, iniziando un dibattito da affrontare ben volentieri sui nostri social. Vi ringraziamo per la lettura e vi attendiamo per un'altra piccola recensione in Reviews a vele spiegate, edito da God Save the Vintage.

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