Le avventure di Richard Sharpe:la saga semi snobbata dall'Italia

Se c'è una cosa che mi lascia ancora stupefatto è il menefreghismo delle case editrici italiane nei confronti di libri che al di fuori dei nostri confini hanno avuto un grande successo.

Basti pensare al libro di "Sir Arthur Conan Doyle" (mica uno scrittore di primo pelo), le avventure del brigadiere Gerard, pubblicato nel 1896 e tradotto per la prima volta in italiano nel "2009"! E questo è solo un piccolo esempio... 

Parlando di questa saga, che amo alla follia da una vita, l'italia si è degnata di tradurne una decina, ma non si sono aimè sforzati molto, visto che la collana conta all'incirca una ventina di libri. 

Dunque mi sento in dovere di farci un articolo, tentando di mostrare a più lettori possibili questo capolavoro, accrescendone magari l'interesse e, chissà, convincendo gli editori a continuarne la stampa.

Ed è con grande soddisfazione che God Save the Vintage parlerà delle avventure di Richard Sharpe, scritto dal geniale scrittore Bernard Cornwell. Ma partiamo con ordine. 


BERNARD CORNWELL

Cornwell nasce a Londra il 23 febbraio 1944. Laureato al collegio di San Marco e San Giovanni, per un periodo farà il professore, finché non lascerà la cattedra per diventare un collaboratore della famosa BBC britannica. 

Oltre alla saga di Richard Sharpe, il nostro caro scrittore ha realizzato molte altre saghe storico-avventurose come Excalubur, storie dei re sassoni e Starbuck chronicles (su quest'ultima saga, ovviamente, nessun libro è stato minimamente considerato dai nostri editori). 

RICHARD SHARPE 

(questa parte si concentrerà sul primo libro, "la sfida della tigre", quindi occhio a piccoli accenni di Spoiler che però non vi rovineranno il finale) 

Premetto subito che la saga segue quasi tutte le campagne del generale Arthur Wellesley, duca di Wellington (esattamente, colui che sconfisse Napoleone a Waterloo), dalla campagna d'india del 1799, fino agli ultimi feroci combattimenti delle guerre napoleoniche. 

Ma anziché seguire ogni singolo respiro del generale, il lettore si ritroverà nei panni di Richard Sharpe, che nel primo libro "la sfida della tigre" lo troveremo a combattere in India come semplice soldato di fanteria di sua maestà. Non che per lui ed i suoi compagni sia un vanto, dato che la maggior parte di loro sono dei disperati, arruolati nell'esercito solo per guadagnare qualche penny e per giunta trattati come scarto della società dai propri ufficiali. 

Ma Sharpe ha qualcosa di diverso rispetto agli altri: ha la grinta e la ferocia di un lupo rabbioso, praticamente impossibile da domare. Ed in combattimento vorrebbe mostrare il meglio di sé, anche se nelle battaglie non può far altro che restare in fila con gli altri e sparare solo quando gli viene ordinato. Il suo è un grande potenziale, ma a qualcuno ciò non piace affatto. 

Il sergente Obadiah Hackeswill, che leggendo il suo nome si crea già una certa antipatia nei suoi confronti, odia in maniera morbosa Richard: che sia per gelosia o solo per semplice antipatia, il sergente mostra fin da subito il suo lato da semi-pazzoide, nominano sacre scritture inesistenti e tenendo a malapena a freno i suoi inquietanti tic facciali. Attende da tempo il momento giusto per colpirlo; ed in effetti lo trova. 

Mettendosi in combutta con il capitano Morris (ufficiale interessato alla bellissima Mary, la donna di Sharpe che stava seguendo l'esercito), Obadiah riesce a provocare il nostro protagonista, facendosi picchiare e ovviamente venendo, guardacaso, scoperto dal capitano che lo mette agli arresti. 

La condanna è spietata: 2000 frustate per aver aggredito un suo superiore. Richard sa che pochi sono arrivati a malapena a mille frustate, e sa anche che appena sarà bello che morto Mary diventerà un bel bottino per gli ufficiali. 

Senza prolungarsi troppo il momento della fuatigazione arriva; e con se i dolori lancinanti della frusta. Ma proprio mentre i primi colpi stanno deturpando la sua schiena avviene un miracolo. 

Arthur Welkesley, che in quel momento non è ancora generale, interrompe la condanna e richiama, per motivi che dovete scoprire voi leggendo il libro, il mal ridotto Sharpe. A questo punto gli viene proposta un'operazione tanto pericolosa quanto folle: fingersi disertore ed arruolarsi nell'esercito nemico Mysore del sultano Tippu Sahib, intento a proteggere le mura della città di Seringapatam. L'obbiettivo sarà quello di creare un varco tra le mura per l'esercito britannico e, soprattutto, sopravvivere a tutto questo. 

Sharpe dovrà quindi affrontare mille peripezie ed utilizzare le sue doti innate di combattimento. E se volete sapere come finirà la storia... Beh leggetevi il libro, che diamine. 

Una cosa però è certa: questo è solo l'inizio di una grande avventura e, di libro in libro, scopriremo come un uomo dal carattere iracondo ma buono si troverà a scalare i gradi di un esercito che non gradisce gente dei bassifondi come lui, e grandi battaglie che hanno segnato tutto il conflitto napoleonico. 


Peccato che qualcuno non li abbia tradotti tutti... 

SERIE TV:QUESTA SCONOSCIUTA 

E dulcis in fundo le avventure di Richard Sharpe hanno ottenuto spazio perfino in una serie TV.

Prodotta dalla BBC e messa in onda dal 1993 al 1997, Richard Sharpe fu apprezzato dagli inglesi anche sullo schermo. Ma se vi state chiedendo che successo ha avuto in Italia... Beh, ovviamente in Italia non è mai arrivato. 

IN CONCLUSIONE 

Dopo essermi un po' lamentato del fatto che questa saga sia stata poco considerata in Italia, e che le nostre case editrici dovrebbero impegnarsi di più per mostrare anche a noi grandi capolavori come questo, io non posso fare altro che sperare di aver attirato la vostra attenzione nei confronti di questa collana di libri che amo tuttora.

Se lo avete già letto attendo un vostro riscontro. Ma se per caso non lo aveste ancora letto, per ora non posso far altro che augurarvi una buona lettura ed un saluto. Al prossimo articolo targato God Save the Vintage. 

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