Flussi, prose e Delirii vaneggiamenti By MKDIESIS


Un pezzo, due pezzi, tre pez.../
in quanti frammenti può spargersi un intera esistenza/
Metamorfosi dis-graziata da farfalla in bruco/
entropia al ritorno precedente, vuotato da forme/
monade alla perenne ricerca di un sé/

"Eppur solletica la mia fantasia, la ricerca perenne di qualcosa, che par fuggire ad ogni nuovo passo volto in sua direzione. Ogni tanto sarebbe bene fermarsi, formulare delle ipotesi per semplicemente domandarsi: <Cosa stò cercando? Chi stò cercando?>; risposte banali precedono domande intelligenti, e molto facile rimane vivere di sole risposte."

Domandate sempre miei prodi discepoli/
piangete sovente ad ogni certezza rivelata/
ché il portatore di verità assolute, le brama/
quelle pallide perle di vivida ricerca gioiosa/
che una volta adulti vi lasceranno più soli/

"Le parole, qual grande limite, etichettano il significante in sterili schemini; comunicare quello che nasce dall'impasto di ragione ed emozione costringendosi alla parola, questa è la più grande condanna fra i doni cui l'umanità accede, servendosene. Le parole più intrise di sofferenza son quelle che divengono fredde lame, disposte in fila a squarciare la carne, e poi più giù ancora, ad affondarsi nel cuore fino a reciderlo dalla ragione"

"TUTTI", quanto si può odiar parola/
poiché speravi di esser fuori da essa,/
e vieni invece ricacciato al suo interno/
a mezzo di ciò che mai è stato detto/

"IO" non è mai esistito, se non di riflesso/
specchiato in uno sguardo così affollato/
<Credevi di esser speciale, oltre dagli altri,/
ma ti vedo soltanto come parte di essi>/

<Posso combattere per sfuggire a tutto questo,/
ma ho da offrire nient'altro che me stesso.../
credevo si percepisse quanto vorrei donarmi oltre,
ma ciò che credo è frutto di un'errata convinzione/

"Non trovi che la luce inebri con colori sempre diversi? Osservare ciò che ci circonda cambia in base alle prospettive, fra i "TUTTI" ogni cosa è uguale, ogni sfumatura proviene da un'errata predisposizione dei colori, la luce serve solamente a guardare dove si mette il piede.."IO", invece, si meraviglia quando osserva quali variabili porta quella luce, sempre la stessa, e ne apprezza ogni colore; "IO" capisce che le sfumature sono i sentimenti posti sulla tavolozza dal pittore, per "IO" quella luce è unica e non potrebbe mai vederla come la vedono i "TUTTI", così frenetici nel distogliere lo sguardo, così desiderosi di passare ad osservare una luce diversa. I "TUTTI" si stufano perché vogliono riempirsi gli occhi di colori diversi e cambiano luce affinché ne vedano altri, mentre "IO" trova tutti i colori possibili unicamente da quell'unica luce.

-Un Fiore ricerca la luce per sbocciare, e sboccia innumerevoli altre volte sotto quella luce -

"Blah, blah, blah.... fdfd fbefuf ief ie iefwoi egueieo hoewuegw oeowg, fiehie efiefwo, eegwgo,ewhhwe hefiow rugius usg gweiu. Weuiuveiuw fbeiwb euiwe eue ui ueu u ueguw oewgogw owgogewoegwovg owegwgoe,e whww wowio owwo; wiug , woegwoo, wiwie owwiovwo urfyg iwiwg  guefowg oegfwo gffuge ueu ege ue fewg u iwegewuwf.
Hai capito qualcosa? Ecco, qualsiasi cosa tu dica potrebbe venir rappresentata da questa lingua ignota, ed è ciò che l'assenza di parole presumeva all'inizio di ogni linguaggio. Possono essere una serie di frasi senza senso, oppure frasi cifrate..non importa, la realtà è che molto spesso pur ascoltando non comprendiamo quello che viene detto. Ci troviamo esattamente come davanti a quelle frasi sconclusionate, che lo sono unicamente perché non conosciamo il modo di interpretarle. Capisci perché le parole sono gabbie per noi? Eppure dobbiamo comunicarvi per forza attraverso..e se rimanessero soltanto parole? Non potremmo parlare più. I fatti sopraggiungono, allora, e sopperiscono al limite delle parole stesse..ma sono insidiosi. Basta affermare che non capiamo ciò che ci viene detto e tutti possono crederci, ma non possiamo negare i fatti che vediamo con i nostri occhi. Chi si vuol nascondere, soltanto alle parole ricorre."

- Il soffio del vento comunica suoni, ma il suo propagarsi sposta ogni cosa -

"Un'altro giorno giunge comune a tanti altri e oggi voglio imparare qualcosa di nuova ma arrischiarsi fuori e pericoloso ma se non si accetta il pericolo non ci si può aprire al confronto ricordo quella volta che ho lanciato il pallone oltre la recinzione e il tizio non me lo ha rimandato e poi correndo giù per la collina con la bicicletta mi sono ribaltato e comunque il prezzo della frutta è più che raddoppiato chissà come sarà la situazione dopo questo casino devo ricordarmi di buttare la spazzatura non sopporto i vicini chissà che ci sono nuovi tipi di granite e affanculo gli stronzi che si fingevano amici e fanculo queste turbe mentali che sembra di veder un criceto mangiarsi le sbarre della gabbia ma riprendere a girare nella ruota e allora che senso ha parlare se nessuno capisce e ogni volta che fai qualcosa per distinguerti non cambia nulla e una volta cresciuto hai più problemi che da bambino ma soltanto perché affronti i problemi come un adulto e non piangi o piangi e credi di spostar montagne quando sposti soltanto letame comunque questo dentifricio ha proprio un gusto di merda vorrei plasmare il modo a mio piacimento vedermi osannato e terminare l'esistenza in faccia alla morte sul campo di battaglia come esempio più che come un eroe e non si può accettare di vedere gli anziani imprigionati a casa fanculo preferirei la cicuta che poi non mi ricordo di aver scelto questa disposizione dei libri mi è venuta sete mai una volta che ci sia qualcosa che mi piace bere adesso mi faccio un panino merda ho finito il pane chissà cosa aspetta l'umanità una volta raggiunta la consapevolezza della caducità della vita perché tutti sempreano essersi dimenticati che bisogna morire perché non riesco a far capire cosa sento e vengo sempre costretto in un recinto eppure mi piacerebbe vivere quella vita ma la cosa non dipende soltanto dalle mie condizioni o scelte..."

- Solo/////solo, Inno alla vita..Misantropia!! -

- Come un guizzo, così è la vita -

Mr Pelush, non pensavo aveste una vita così avventurosa -
Mica vivete solo voi umani, scusa. Ci svegliamo quando tutti dormono -
E ora cosa facciamo? -
Ora ti porto a vedere un prigioniero. Assomiglia a te ma pare una tua versione rinsecchita, tipo uva passa -
Cioè si può essere bambini in una forma diversa? -
Certo che si..io sono un orsetto, anche se in forma diversa -
Wow..e chi sarebbe di preciso? -
Un bambino al contrario..gli adulti lo chiamano vecchio. Guarda eccolo là -
Pare mio nonno -
Ti sbagli..è un adulto tornato bambino -
Ma è tanto triste... non come dovrebbe essere un bambino -
Perché è un bambino consapevole di dipendere da qualcuno, anche ora che non è più tempo per lui di dipendere -
Mr Pelush..diventerò così anche io? -
Chi lo sà..probabilmente sì..ma per quella tristezza c'è rimedio -

Se puoi guarda fuori dalla tua stanza/
sei libero almeno di volgerti dove vuoi/
la tua mente può galoppar sottotraccia,/
e ancora ti riscopri giocarellar sopra ogni cosa/

Bambino eri e sei ritornato ancor/
il corpo è stanco ormai e pien di tremor,/
il tuo spirito tuttavia è rimasto lo stesso/
e nella tua mente plasmi da disperso/

Che mai nessuna mano ti ponga in catene/
prigioniero solo di carne avvizzita,/
ma libero come un bambino ritornato tale,/
la libertà è tua fintanto che hai vita/

<Che insensatezza spacciata per sensatezza..cosa vai dicendo, non capisco..>
<Ciò che dico cambia a seconda della forma, ma soltanto storie posso raccontare. Vai ricercando un senso ad ogni cosa e dimentichi di emozionarti>

"E odio e rabbia trascinano questa esistenza, possibile mai che la serenità sia un miraggio concupiscente?
Voglio veder questo mondo esplodere e generare infiniti universi perennemente in collisione, come la Via Lattea e Andromeda; tutti dovrebbero soffrire e contorcersi rosolanti come braci avvizzite una volta spentosi il fuoco..quale condanna priva la serenità dalla mente umana, perché ogni cosa è così irraggiungibile...funziona come il principio del magnetismo volto solo al respingimento, ogni cosa si respinge e si congiunge lontano da questa povera brace di carne. Quale colpa porta tal vita come spada di Damocle posta sopra di essa, cosa di sbagliato ha mai fatto per meritare di vedersi irraggiungibile quella Luce..."IO" sei condannato soltanto alla dissolvenza, non puoi condividerti con chi desideri...come un virus che non trova sbocchi per moltiplicarsi và estinguendosi, così "IO", incapace di sfiorare l'anima che cerca, và disintegrandosi.

Tubature venose zampillano coscienza;/
di estremità corporee non v'è traccia,/
in questa casa ogni cosa è mobilio./
Materia artificiale, prodotta in calce/
esistere in quanto risultato, e non creato,/
pasticciata forma di ingegneria genetica./
Avvinghiato a dipender da fili scoperti,/
dove il nido ha cangiato filamenti/
rendendo superflui gli aneliti sospiri/

-Brancolanti ma determinati avanzano con indomità Volontà, fuor da i grigi tabernacoli-

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