Uno strano mercoledì 13 per il custode del 90210 BY MKDIESIS



"Successe tutto quella notte, una notte come tante altre se non fosse stato per una mia quotidiana dimenticanza, dimenticanza che mi costrinse ad uscire dal mio appartamento nel cuore della notte; scesi pian piano le scale, addentrandomi nell'oscurità più buia e indefinita, ad accompagnarmi vi era soltanto il tintinnio del mazzo di chiavi con la quale sarei andato ad assolvere la mia sbadataggine. Un groppo in gola che mi impastava continuamente la lingua enunciava ad ogni scalino percorso l'avvicinarsi della mia destinazione: eccolo, finalmente, quel dannato portone..che quasi sentendo la mia imprecazione rispose sbattendosi con forza contro il muro. La tempesta che vibrava fulmini e saette si era protatta con furia fin dentro il pianerottolo, allagando l'intero piano rialzato, mentre il vento aveva trasformato il portone in una bandiera da sventolare ad ogni ululato. Mi feci coraggio, percorrendo la gelida acqua piovana arrivai in prossimità dell'uscio e scorsi la testa all'infuori - chissà perchè la paura ci porta, nonostante tutto, a compiere azioni che soltanto pochi minuti prima non avremmo mai preso in considerazione - non notai nulla di strano, nessun pazzo armato di coltello o spirito della notte che bramava la mia anima...guardai l'orologio da polso: mancavano dieci minuti alla fine di Samhain, troppo tardi per farsi terrorizzare ancora da quella festa pagana. Presi la maniglia e tirai quel vecchio portone fino a destinazione, in rima con la serratura, dopodiché spinsi la chiave per sigillarne l'unione poetica e mi girai intenzionato a correre come non mai su per le scale..quando, ad un tratto, un fulmine cadde non lontano dal palazzo illuminando l'atrio, ed esplodendo la sua rabbia infranse quella che mi pareva una finestra distante almeno qualche piano da dove mi trovavo. Ed eccomi lì con i piedi bagnati e gelati a maledirmi, perchè sapevo quale era la causa di quel rumore: qualche giorno prima avevo aperto la porta che si affacciava sulla terrazza all'ultimo piano, dimenticandomi di richiuderla...e la tempesta, imbufalita dal fatto che avessi smorzato la sua furia richiudendo il portone, decise di proseguire il suo baccano sfondando la finestra dell'ultimo piano. Avrei voluto tormarmene dritto a casa, rifugiarmi sotto le coperte aspettando che il sonno mi portasse lontano da quella situazione così spiacevole..ma non potevo, magari non vi erano killer o spiriti in giro per il palazzo, ma qualche orrore ben più reale, qualche ladro che avrebbe potuto approfittare della solitudine del palazzo 90210 (senza conoscere il destino del suo custode) per rubarne i tesori, sì....era mio dovere controllare la situazione. Arrivai ansimante e sempre più teso alla seconda rampa di scale, quando ad un tratto una luce abbagliante mi investì gli occhi: proveniva dall'interno dell'ascensore, questo stava a significare che era in funzione..incredibile, considerando il fatto che non lo era più da anni ormai. Sudavo tremendamente, lo stomaco mi si contorceva e quando i brividi del freddo si univano a quelli della paura il mio corpo pareva seguire il ritmo di Seven Nation Army. Sarei dovuto scappare da lì, un ascensore che riprende a funzionare dopo anni di inattività, in una notte come quella, avrebbe dovuto dissuadermi dal rimare in quel posto una volta di più: ma non potevo, o meglio non riuscivo a disattendere i miei doveri da custode..e il mio corpo, semplicemente, si mosse da solo. Aprii la porta e mi addentrai all'interno del vano, rimanendo spiazzato dalla grandezza dello stesso: benchè all'esterno l'ascensore sembrasse un piccolo tugurio che a fatica avrebbe retto il peso di una sola persona, una volta dentro mi accorsi che più che in un tugurio mi trovavo in una stanza che non sfigurava se messa a confronto con il corridoio di casa mia. In larghezza era poco più che sufficiente a mantenere vicini due individui, mentre in lunghezza sembrava davvero un corridoio senza fine..alle pareti vi era una moquette che ricopriva tutti gli interni di un colore granata acceso ma flebile, e soltanto due candelabri posti sopra la porta di ingresso rendevano quel tanto di luce da impedire la vittoria dell'oblio sulla mia coscienza; mi voltai per esaminare se fossi entrato in un'ascensore o se avessi trovato il portale per un altra dimensione, ma la porta era la stessa che mi richiusi alle spalle poco tempo prima. Fù volgendo lo sguardo al candelabro di destra che mi accorsi di non essere solo: una figura alta e longilinea, completamente vestita in pelle nera con un lungo cilindro a coprire i lunghi capelli corvini che pendevano sulle spalle, mi stava osservando; benchè sembrasse umano faticavo a riconoscerlo nei lineamenti del suo viso...sembrava emaciato, stanco e il cerone che ne imbiancava il viso, facendo sì che assumesse le fattezze di un teschio, non conferivano al suo viso la vita. Si alzò, e nel farlo tirò a sé ragnatele e polvere che pareva fossero fissate sul suo corpo da secoli, poi alzo le braccia ossute indicandomi con quello che notai successivamente essere un bastone lucido e nero, mentre si avvicinava con fare sinuoso facendo rintoccare le suole dei suoi pesanti anfibi sulla moquette. Cercai di voltarmi e scappare, ma non appena anche solo pensai di farlo, egli mi ammonì: - "E' inutile che cerchi di scappare, da qui non potrai mai uscire....a meno che..." - la sua voce era roca, profonda ma allo stesso tempo piena di goliardia - " a meno che non superi la prova cui stò per sottoporti" -  detto questo si mise a ridere di gusto, e solo allora mi accorsi di quanto alla luce del candelabro la sua figura fosse molto meno spettrale e morta di quanto non sembrasse fino a qualche minuto prima. Mi feci coraggio e chiesi a quello strano figuro chi diavolo fosse e cosa ci facesse dentro l'ascensore del mio palazzo - " un tempo mi chiamavo Joseph Pool, ma l'eone del maligno ha voluto diventassi Wednesday 13, il Cantautore dell'Orrore, e da allora metto alla prova le paure dei non morti sottoponendoli alle mie demoniache odi musicali" - Wednesday 13; ne avevo sentito parlare come di una leggenda metropolitana, un classico racconto horror da notte di Samhain..l'ennesima storiella inquietante su di un essere che bramava l'anima altrui e cercava di possederle musicando l'orrore indefinito..storiella, già...vaffancthulhu, quello ora si parava innanzi a me - "la prova è molto semplice...sarai sottoposto a nove incubi messi in musica, uno per ogni piano prima di arrivare a destinazione, dove avresti tanto voluto chiudere quella finestra...se riuscirai a uscirne indenne, senza impazzire, potrai uscire da qui, ma se fallirai..." - detto questo si voltò verso l'infinito corridoio e, scostandosi di lato quasi a volerne amplificare l'eco, mi fece investire da un lugubre richiamo, profondo, così antico, così arcaico...non sapevo cosa ci fosse in fondo a quel corridoio, ma certamente non volevo scoprirlo; mi risolsi ad accettare quella prova - "d'ora in poi starai con la testa rivolta verso l'uscita dell'ascensore, e qualunque cosa accada non dovrai mai chiudere gli occhi, altrimenti la pazzia si divorerà la tua coscienza e finirai per divenire un cultista di pietra incastonata...tieniti pronto, si và al primo piano, il buon Wednesday 13 ti condurrà nei gironi infernali"- detto questo il piano su cui era poggiato l'ascensorè si mosse lentamente verso l'alto, mentre una melodia funerea e metallica fuoriusciva da non si sà quale pertugio..Wednesday 13 era dietro di me, non parlava né rideva più, ma diavolo, giurerei di averlo udito cantare...
1°plane: "Necrophaze":
- Mi sveglio all'interno di una sala, attorniato da loschi figuri; sento male ad un dito...noto con orrore di non avercelo più, almeno fino al metacarpo. Siedo ad un tavolo con tre persone, uno dice di chiamarsi Drayton e di essere il cuoco provetto della sua famiglia..dice di aver preparato delle leccornie apposta per me; dietro siede un uomo gigantesco, vestito di tutto punto se non fosse per una strana maschera simile ad un volto umano che ne cinge il viso, davanti a lui siede un vecchio, dice di chiamarsi Sawyer qualcosa..non lo ascolto, perché vedo con orrore che è indaffarato a mangiarsi il mio dito; il cuoco si vanta di quanto la sua famiglia sia diventata brava a macellare la carne, il suo fratellone recupera la materia prima, la dissossa e la serve pronta e sanguinolenta nelle sue mani sapienti e (con i giusti consigli del nonno) trasformano la carne umana in squisiti manicaretti..almeno così dice lui. Un ondata di vomito mi fuoriesce dalle budella, questi vogliono a tutti i costi farmi assaggiare salsicce di hippy e hamburgher di vegano...mi infilano a forza un sanguinaccio di autostoppista in gola, penso che non devo chiudere gli occhi, che devo superare la prova " ENTER THE NECROPHAZE, THERE'S NO MERCY FOR YOU?"
2°plane: "Bring Your Own Blood":
"Seth mi porge un bicchiere di rum, Richard un buon cubano....che bravi ragazzi, e dire che li ho incontrati da poco, qui al Titty Twister, ma mi hanno subito preso in simpatia... Satanico Pandemonium ha da poco finito il suo spettacolo e Richard pare averlo gradito oltremodo; vado a pisciare..in bagno sento da qualcuno che quei due sono dei delinquenti, i fratelli Gecko, ricercati in ogni dove..tzè, chi non lo è, qua al Titty. Torno in sala e vedo il delirio: i miei amici sono tutti eccitati e stanno mostrando le zanne mentre cercano di bersi qualche litro dei fratelli Gecko, hanno appena ammazzato Pandemonium...non resisto, ho sete...devo prendere il loro sangue "THERE'S A PARTY AND I WANT YOU TO COME, BUT BRING YOUR OWN BLOOD" parte la caccia ma non riesco a spostarmi...saliva in bocca, ma la mia bocca è asciutta...devo bere, un goccio, solo un goccio di Gecko "ASHES TO ASHES, DUST TO DISGUST, CAUSE I WANT BLOOD, AND YOU'VE GOT MORE THAN ENOUGH"
3°plane: "ZODIAC":
"Cammino nel parco, cerco di tenermi il più possibile distante dalla luce dei lampioni, una serata così bella non potevo permettermi di passarla davanti alla tv. Ho soltanto voglia di fare jogging, ma ora che sono all'aria aperta, nel mezzo di questa tiepida aria autunnale, non posso fare a meno di rabbrividire: da qualche giorno a questa parte i notiziari non fanno altro che parlare di questo tizio che và in giro a sparare alle persone, rivendicandone poi il gesto con dei foglietti che appositamente lascia sul luogo del crimine a firma Zodiac. Ecco, questo tizio è solito colpire proprio in zone come questa..solitamente sceglie delle coppiette appartate, proprio come quella che mi ritrovo a circa venti metri di distanza. Ho paura per loro..decido di fare una deviazione, mi avvicino non sò perché in maniera furtiva, faccio per allungare la mia mano fuori dal cappotto per richiamare la loro attenzione..inorridisco, ho una P38 in quella mano..sono io Zodiac "JUST LIKE A MONSTER THRILLER (ZODIAC KILLER)"
4°plane: "Monster":
"Non ci sono riuscito neanche questa volta...l'ennesima opera d'arte rovinata dalla mia maniacalità; ma questa volta basta. Ho deciso che per rendere la mia arte un'opera suprema, dovrò osare là dove da ingegnere mai sono riuscito ad arrivare..fanculo mia madre, io volevo fare l'architetto..ma lei no, si guadagna di più a fare l'ingegnere..seee, come no; è tutta colpa delle persone che non fanno altro che reprimerti, indirizzandoti a fare qualcosa che non vorresti fare. Io, Jack, costruirò la casa migliore dove abitare e lo farò realizzando il mio più grande progetto..ok, lo so, lo so...mattoni e cose varie costano meno fatica che recuperare dei corpi veri..ma volete mettere delle colonne muratorie fatte con dei muratori veri!? cazzo no!...proprio ora che ero così vicino a realizzare il mio sogno, ho gli sbirri alla porta. Andrò a nascondermi sotto l'imbianchino..tra il falegname e l'elettricista "ON THE LOOSE, I AM A MADMAN ON THE STREETS"
5°plane: "Decompose":
"AAHHHH, la vita dello zombie quante soddisfazioni mi dà....cammino tutto il giorno, godo di ottima salute (nonostante ogni tanto mi capiti di perdere pezzi per strada) e quando tiro le puzzette nessuno se ne accorge, cosa che mi aggrada visto la mia discrezione, e sapete perché nessuno ci fà caso? Bé, ma perché c'è una fottuta puzza di decomposizione in giro. Quando ero vivo mi capitava di puzzare così, ogni tanto, ma a quel tempo tutti se ne accorgevano e mi evitavano come la peste..ma ora non più..anzi ho incontrato un amichetto che è ancora vivo, si chiama Shaun e sapete a lui piace giocare al cowboy con i miei amici..ma, ehi eccolo lì che inizia a giocare..oddio, ma è pazzo? Sta davvero sparando alle persone..Shaun che fai? Perché mi vuoi sparare? Pensavo di esserti simpatico "AND I HOPE YOU SUFFER, AND YOU WILL NEVER, EVER REST IN PEACE"
BE WARNED, mi urla Wednesday 13 mentre sghignazza -" te la stai facendo sotto eh? Manca poco, crollerai ed aprirai gli occhi.." - sono di nuovo dentro l'ascensore, mancano pochi piani e se le prove seguiranno il registro delle ultime due forse ce la farò -" voglio proprio vedere.."
6°plane: "The Hearse":
"Dellamorte lo sento ogni notte, cammina a passo veloce fra le lapidi...mi sembra quasi di ricordare i suoi capelli arruffati, quel suo sguardo malinconico e quell'abito sunto che mai smette di vestire..egli cammina e i morti si destano, egli corre e i morti si alzano, egli si ferma e i morti muoiono, finalmente; Dellamorte era mio fratello, - Dellamore - mi chiama nel sonno. Giro il mio sguardo a destra e a sinistra...vedo velluto violaceo ammantare il mio corpo..un attimo dopo e sono nel cielo, a guardar il carro funebre sfrecciare per le strade..Dellamore non è più, Dellamorte lo ha seppellito "THIS IS YOUR LAST RIDE, BEGONE OF THIS CURSE, YOUR FATE IS DRIVING YOU IN THE HEARSE" Dellamorte uccide i morti, perché ha troppa paura dei vivi...e quanto avrei dovuto essere morto, io, per farmi uccidere da lui?..il carro funebre sussulta.. è l'ultima corsa "THE HEARSE IT DRIVES YOU TO YOUR…FAREWELL"
7°plane: "Tie Me A Noose":
"Bagul...Bagul....Bagul...Bagul....Bagul.....Bagul.....se non prendo questa corda e non compio l'insano gesto...loro saranno dannati per sempre; quelle maledette diapositive avrei dovuto bruciarle..invece ora ho scoperto l'amara verità..Bagul...lanciarmi nel vuoto con il cappio al collo, oppure aspettare che lei compia il volere di Bagul e ne diventi schiava...Bagul...sto per chiudere gli occhi...la corda si rompe, la corda si rompe..dai, come Porthos nella Maschera di Ferro.."TIE ME A NOOSE, SO I'VE GOT SOMETHING TO HOLD ONTO, JUST SCREAM MY NAME IN VAIN NOW...AS I HANG, AS I HANG"
8°plane: "Life Will Kill Us All":
"Ricordo quando il Boeing 747 andò in pezzi, la morte vinse innumerevoli persone..ma non vinse ME! Tutti credono che sia un pazzo, ma non sanno che io posso prevedere i piani della Signora con la falce; ha dei nuvi progetti per prendersi le nostre anime, ma io impedirò che ciò accada...Clear e Carter mi devono la vita, la devono al pazzo Alex Browning..e io ripagherò la loro fiducia salvandoli ancora una volta " HOW DO YOU EVEN TRY, WHEN WE ALL KNOW, WE'RE GONNA DIE" fanculo alla Signora con la falce, Alex ti piegherà ancora una volta al suo potere...cosa vuoi che sia la morte, rispetto la vita? " LIFE WILL KILL US ALL, LIFE WILL KILL US ALL"...- mi sento onnipotente, questi cazzo di occhi devo chiuderli..cosa me ne fotte della sfida di Wednesday 13!!
9°plane: "Bury The Hatchet":
"Perché diavolo tutti stanno correndo, che succede!? Non lo so ma devo correre anche io..questo è l'ultimo piano, sono allo stremo ma manca così poco a salvarmi la pellaccia...questa fetida palude puzza di sterco, e non so perché ma ogni tanto qualche cosa sembra volarmi sopra la testa..oddio, ma sono persone! Mi giro, e non ci posso credere..c'è un tizio enorme che stà rincorrendo le persone..guarda me..no, fà che se la prenda con il mio vicino di corsa, fà che non voglia mettermi le mani addosso; o sarebbe meglio dire che non usi l'accetta che porta in mano per offrirmela a mò di copricapo: ehi amico, sei brutto e deforme, ma che ne dici se sotterriamo l'accetta di guerra? "IF I NEVER SEE YOU AGAIN, YEAH THAT WOULD BE TO SOON" si avvicina sempre di più, posso sentire il suo fetido alito sul culo..Victor, lasciami stare! "I'VE GOT A HATCHET AND IT'S CUSTOM MADE, GONNA PLANT IT RIGHT IN YOUR FUCKING FACE"
Necrophaze Main Theme....è la fine, parte la musica iniziale, le forze mi abbandonano ma vedo una luce in fondo al tunnel..ci sono quasi, c'è Wednesday che mi porge la mano..non posso far altro che fidarmi, la prendo...
Tornai in me...l'ascensore si era fermato al 9° piano, ero libero..avevo superato la prova; mi voltai per capire se mi trovavo ancora in quel lunghissimo corridoio, ma tutto ciò che capii fù che mi trovavo all'interno di un ascensore qualsiasi. Ero spossato, ciononostante feci forza ed aprii il portone: mi ritrovai all'ultimo piano del palazzo, percorsi dubitante il corridoio fino alla fine, dopodiché svoltai a destra dove era situata la finestra che la tempesta divelse qualche ora prima (o così mi pareva). Delle strisce come quelle che si vedono sui luoghi di un delitto fluttuavano nell'aria, laddove un tempo c'era una finestra. A terra giaceva supino lo scheletro di un uomo che conoscevo fin troppo bene: ero io. - "sbaglio o quest'anno mi hai riservato un trattamento di favore?" - Wednesday 13, che fino ad allora mi aveva seguito in silenzio si trovava proprio alle mie spalle..sghignazzò e rispose: - "ormai ci sei abituato...anche se fino a questo punto rivivi tutto come quando ancora eri in vita, le prove cui sei sottoposto ti sembrano sempre più familiari. Ascolta: suona la mezzanotte e anche per quest'anno Samhain è passato. Che ne dici di tornare alla dannazione insieme a me? Prometto che per il tuo Giorno del Tormento del prossimo anno sarò più creativo" - Detto questo Wednesday 13 se ne andò..al chiarore della luna potevo osservare il mio ectoplasma levitare sul pavimento, il tormento tornò prepotente ad incatenare quelle che un tempo furono le mie membra, e il gelido pulsare della ferita tornò a sgorgare lapilli di materia inconsistente. Anche per quest'anno la punizione cui ho destinato la mia anima si è conclusa: maledicendomi non troverò mai la pace, perché ciò che feci la notte di Samhain di trent'anni prima non potrà mai essere perdonato...."
„Penso che il destino degli uomini sarebbe ancora più crudele di quanto già sia, se la nostra mente non fosse incapace di mettere in rapporto tra loro tutte le cose che avvengono in questo mondo. La nostra vita si svolge nei confini di una pacifica isola di ignoranza, circondata dagli oscuri mari dell'infinito, e non credo che ci convenga spingerci troppo lontano da essa. Finora le scienze, progredendo passo passo nel campo d'azione proprio a ciascuna, non ci hanno arrecato troppo danno: ma un giorno o l'altro, quando infine si riuniranno le varie parti del sapere, oggi ancora sparse qua e là, si presenterà ai nostri occhi una visione talmente terrificante della realtà e della terribile parte che noi abbiamo in essa, che se non impazziremo dinanzi a una simile rivelazione, tenteremo di fuggire quella vista mortale rifugiandoci nell'oscurità di un nuovo medioevo.“
Con questa citazione finale di H.P. Lovecraft si conclude il manoscritto lasciato in eredità dal Custode del 90210. Su cosa successe davvero quella notte nessuno lo sa, ma cosa  succede ora lo sappiamo tutti quanti benissimo: MKDIESIS vi augura Buon Samhain e vi ricorda che il buon Cantautore dell'Orrore ha da poco rilasciato il suo nuovo incubo: tornate indietro e immergetevi nel manoscritto con la sua musica nelle orecchie..non ve ne pentirete. Grazie per avermi invocato, alla prossima...ma soprattutto, VaffanCthulhu a tutti!




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