Bomb City-Dagli illuministi alla bomba sociale BY MKDIESIS
- Sapete, devo ammettere che questa frase si palesava continuamente nella mia testa, mentre guardavo un film che narrava di una realtà sempre più vivida nel nostro immaginario, costituita da pochi ma inderogabili dogmi; Benchè siamo nel pieno di un processo di secolarizzazione, non crederete certo di vivere in una società a-dogmatica, vero?
Sebbene abbiamo perso un tipo di istinto religioso, se vogliamo chiamarlo così, abbiamo adottato un modo di vivere schematico, fatto di principi immanenti, frutto di un codice di leggi sacre, che dividono i gentili dai pagani. Sostanzialmente abbiamo abbracciato una religione civile, in luogo di una religione rivelata. Il principio è il medesimo, così come anche i problemi che ne derivano. Perchè mai dovremmo prostrarci ai piedi di una costituzione, dopo che i più hanno deciso di non prostarsi più ai piedi di una croce?
La mia è una riflessione generale sul modo di intendere la società, di intendere la cultura e l'identità che portano le persone ad abbracciare una fede piuttosto che l'altra..e anche la subordinazione alle leggi di uno Stato, sono un atto di fede. Perchè dalla promulgazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, un humus legislativo ha introdotto il culto del Diritto Civile come legge universale e suprema, oltre che dogmatica, e proprio su questa visione materialista e giusnaturalista sono state forgiate le Costituzioni che regolano le leggi degli Stati moderni. Allegoricamente potremmo sovrappore la nascita di certo Illuminismo alla venuta di un profeta, che dettando un testo Sacro, fonda così il proprio culto; e non vedo molte differenze tra i discendenti del culto dirittocivilista e i primi Cristiani, aldilà del fatto che i primi basano le loro visioni sulla scienza pratica. Fattostà che ci ritroviamo a vivere in una società che viene permeata dalla fede religiosa, anche se non è più quella contenuta nelle Sacre Scritture.
Qualcuno vuole forse contraddire i principi che regolano la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo? Ebbene verrebbe ostracizzato e censurato, come un tempo sarebbe stato scomunicato se avesse dileggiato la Bibbia.
Ora, avendo analizzato quello che penso di determinate questioni che riguardano noi tutti così da vicino, posso parlarvi del film che ho citato all'inizio dell'articolo e del perchè ho tracciato i vari parallelismi di qui sopra; il film che ha acceso in me tale dibattito si chiama Bomb City, ed è uscito nel 2017 come frutto del lavoro di un giovane cineasta underground, tal Jameson Brooks, che ho visto con colpevole ritardo, dal momento che la sua promozione è passata totalmente in sordina.
Preciso subito che non sarò didascalico, non farò una classica recensione e non vi parlerò delle qualità tecniche della regia, anche perchè di analisi di questo tipo ne è pieno l'internet, ma utilizzerò questo film per invitarvi a riflettere insieme a me. Il film è tratto da una storia vera, la cui la trama và a intersecarsi con la cronaca, che ci porta al 1997 in quel di Amarillo, piccolo paese nel Texas; il protagonista è un giovane punk, di quelli che non si dichiarano tali solo per fare gli alternativi, ma di quelli che credono fermamente nel non aver convinzioni. Lui e il suo gruppo vogliono riqualificare un magazzino abbandonato per farne un locale, un punto di ritrovo, dove far esibire gruppi musicali che condividono le loro idee, per poter vivere della loro passione.
A fare da contraltare c'è il classico gruppo di studenti joks, eroi locali della squadra di football, che sono disinteressati a fare alcunchè dal momento che aspettano soltanto di poter accedere a qualche prestigioso college. Come sfondo abbiamo un piccolo paese chiuso nelle proprie convinzioni, dove la religione Puritana Cristiana va a mescolarsi con l'osservanza radicale delle leggi Governative, creando una visione fondamentalista del tutto arbitraria che regola la vita dei cittadini, o almeno tenta di farlo. Questa situazione la constatiamo da diversi fattori, proseguendo la visione del film; i Punk nonostante vogliano integrarsi a loro modo nel tessuto sociale del paese, vengono visti di traverso dagli adulti del paese, specialmente dalla polizia, che invece ammirano gli spocchiosi studenti frutto di una borghesia lassista, e tale comportamento viene dimostrato anche dallo stesso trattamento che la polizia riserva ai Punk per aver solo imbrattato un muro, che è molto più violento rispetto a quello riservato ai joks che festeggiavano con alcool e falò la fine del liceo.
Abbiamo così uno spaccato della situazione che ci mostra due gruppi di ragazzi che praticano stili di vita differenti e antitetici che si scontrano, ma che provengono entrambi da classiche famiglie figlie della borghesia, quindi non parliamo di uno scontro classista, così come non parliamo di un conflitto etnico che non è nemmeno contemplato nel contesto popolare in cui si svolge l'antagonismo, e nemmeno di ragazzi condizionati negativamente dalle famiglie, poichè vediamo come le famiglie stesse siano molto legate ai figli e garantiscano loro molta libertà. Parliamo di un contesto più ampio, che chiama in causa le leggi stesse del paese e l'assenza di un qualche diritto che educhi la gioventù in questione, inserito all'interno di una cittadina che chiude tutte le porte a questi ragazzi, dispensando divieti draconiani che lasciano i ragazzi stessi a vivere una vita fine a sé stessa, senza sbocchi, senza alternative se non quella di sbronzarsi per la maggior parte del tempo attaccando briga con i coetanei esterni al proprio gruppo sociale; Abbiamo uno Stato nel suo ruolo di educatore del tutto assente, che non è in grado di garantire alchunchè ai suoi cittadini, che non sprona nè motiva i più giovani a sentirsi parte attiva di una comunità, a lavorare per essa, ma che non esita a far rispettare leggi che non dovrebbero essere motivate se non quando esse sono poste al servizio della comunità e per la comunità stessa. E queste leggi, assunte a dogmi inderogabili, portano a veicolare la loro funzione a discapito della fazione di ragazzi che più rappresenta la diversità, all'interno del paese stesso. E badate che non stiamo parlando di un paese soggiogato dalla dittatura, ma di un paese che si fà promotore della democrazia nel mondo;
Eppure le persone, o meglio la giuria chiamata in causa per giudicare il caso su cui ruota tutto il film, arriverà ad assolvere un omicidio commesso da un membro socialmente accettabile, giustificando la morte di un punk come una perdita del tutto accettabile pur di non ledere il buon nome della comunità. E stiamo parlando di un punk che stava cercando di realizzare qualcosa nella sua vita, pur contravvenendo a determinate leggi, rispetto ad un ragazzo che sostanzialmente si lasciava vivere cullandosi nei bagordi dati dalla sua posizione agiata. Eppure per quelle persone era meglio sacrificare la memoria del più volenteroso dei due per salvare l'immagine pulita di quella comunità, poichè facendo così avrebbero assolto l'intera incongruenza delle loro leggi.
E così abbiamo un'emanazione statale incapace di far progredire i suoi cittadini, ma che utilizza arbitrariamente l'uso della forza per punire chi trasgredisce le leggi inviolabili delle sacre scritture illuministe e i rappresentanti della legge e della comunità che, partendo da una comune condizione civile tra gli imputati, assolve l'individuo meno sacrificabile socialmente, condannando addirittura la memoria di quello che aveva l'unica colpa di essere un punk e quindi un diverso della società. Ecco perché ho voluto iniziare l'articolo con quella frase..non importa quanto una persona possa essere nel giusto o nella ragione, uno stronzo o un buono, l'unica cosa che conta nella nostra libera democrazia è solo la propria condizione sociale. A parità di essa, si salverà sempre quello che più si avvicina ai canoni del socialmente accettabile della maggioranza. E su questa verità insindacabile hanno posto le basi per la costituzione dei diritti liberali, democratici e ugualitari che ipocritamente sono divenuti dogmi inviolabili, trascendendo dalla Dichiarazione dei Diritti fino alle nostre attuali leggi statali; una società permeata di buoni propositi, di fratellanza, di uguaglianza, ma che vive in realtà sulla spietata concorrenza esercitata tra i cittadini, dove una sparuta maggioranza detta la consistenza delle sue istanze sociali.
Quindi questo film, che non ho voluto anticiparvi soffermandomi troppo sulla storia che racconta, è il manifesto pratico per spiegare il significato di città bomba, intesa come bomba sociale pronta ad esplodere nelle periferie che le illuminate leggi civili dovrebbero regolare, con l'ordine e la disciplina certo, ma prima ancora con la concezione di uno stato organico in luogo del mero anfratto figlio del capitale speculativo, che tutto regola, perfino quanto valga la vita di una persona in luogo di quella di un altra.
Purtroppo il fatto che questa triste vicenda si sia svolta negli USA, non basta per poter sentirsi sollevati, dal momento che tutta il nostro sistema giudiziario e di governo, a livello occidentale, viene regolato dalle medesime leggi tipicamente liberali. L'unica differenza è data dal fatto che in Europa la componente religiosa canonica non ha più la stessa consistenza che in America. Spesso sentiamo parlare di ingiustizie, di vuoti normativi e penali, che in qualche modo sarebbero causa di certe storture anche giudiziare, piccoli errori del nostro sistema valoriale perfetto, che basterebbe riformare e migliorare; provvedimenti che però mai vengono attuati, questo perchè il problema stà a monte e risale all'intero complesso giuridico/politico sorto dopo le Rivoluzioni borghesi e liberali. Finché non si capirà che un altro sistema dovrebbe essere innaugurato, in luogo di questo, si continuerà a constatare l'inconsistenza di questa Religione vetero-progressista, senza poter far nulla per cambiare e rivoluzionare realmente questa triste e insostenibile situazione.
Nel mentre proseguirete la visione del film, vi imbatterete nell'arringa promossa dall'avvocato difensore, verso la fine della pellicola, e non potrete fare a meno di constatare con orrore il suo tentativo di dichiarare il ragazzo deceduto una pericolosa minaccia, pronta ad esplodere per via della sua mente deviata dalla musica alternativa, da certo immaginario "anarchico", arrivando a dichiarare il suo omicidio un fatto inevitabile, compiuto da un eroe che si è sacrificato pur di difendere il suo gruppo. Ebbene, quando vedrete cosa ha ottenuto con la sua arringa non potrete far altro che rabbrividire immaginando ipoteticamente di essere al posto del ragazzo punk, perché tanti di noi condividono simboli di un certo immaginario senza essere dei criminali, e un giorno, messi sullo stesso piano di un figlio di questa società come noi, potremmo essere giudicati di una colpa non commessa soltanto perché diversi dalla massa socialmente "spendibile".
Arrivato a questo punto non posso far altro che dirvi di guardare questo film, per la ricchezza dei suoi contenuti davvero notevole, ma soprattutto per la possibilità che avrete di cogliere un piccolo seme di critica, con la speranza che attecchisca sempre più, generando un germoglio in grado di ergersi e spaccare il terreno di quello che viene definito"il miglior sistema possibile per le nostre vite". In conclusione vi lascio con una parte del discorso che Marilyn Manson, anch'egli figlio degenere della società, ha rilasciato in tv per cercare un senso a tutto questo, proprio quando anche lui si trovava a combattere con talune convinzioni che lo volevano colpevole dei fatti della Columbine High School (ma di questo, forse, ne parleremo in altre circostanze).
"L'UNICA STORIA CHE, UH..... CHE MI HA DAVVERO COLPITO E MI HA FATTO PENSARE A QUESTO È SUCCESSO QUALCHE ANNO FA, C'ERA QUESTO ADOLESCENTE PUNK CHE È STATO INVESTITO DA UN ATLETA BIANCO CHE GUIDAVA LA CADILLAC DI PAPÀ. E, UH..... QUESTO RAGAZZO È MORTO PERCHÉ AVEVA UN ASPETTO DIVERSO. COSÌ E' SUCCESSA QUESTA COSA, QUESTO RAGAZZO UCCIDE QUESTO ALTRO RAGAZZO, ED È CHIARAMENTE COLPEVOLE, SAI, LA SUA COLPA È AMMESSA, PROVATA, MA INDOVINATE DOV'È QUESTO ATLETA TIPICAMENTE AMERICANO? È AL COLLEGE. SAI, LA GIURIA HA RITENUTO CHE IL PUNK MERITAVA DI MORIRE PERCHÉ SEMBRAVA DIVERSO DA COME LA SOCIETA' IMPONEVA DI ESSERE. E NON SOLO È STATO UCCISO, MA POI, NEL PROCESSO, È STATO UCCISO DI NUOVO PERCHÉ..... HANNO CRITICATO IL SUO STILE DI VITA PERCHÉ NON INDOSSAVA UNA CAMICIA DI TOMMY HILFIGER E PANTALONI KAKI, SAI? E POI L'ASSASSINO È STATO PERSINO APPLAUDITO AL DIPLOMA PERCHÉ ERA UNA STELLA DEL FOOTBALL. IL CLASSICO FIGLIO DEL SOGNO AMERICANO CONCEPITO NELLA NORMALITA'. NON HA MAI TRASCORSO UNA GIORNATA IN PRIGIONE. QUINDI A CHI DIAMO LA COLPA? TUTTI DICONO
"C'E'TROPPA VIOLENZA, TROPPA VIOLENZA OGGI", SAI? TUTTI HANNO DIMENTICATO LA GUERRA CIVILE, O LA BIBBIA, O SHAKESPEARE. LA VIOLENZA NON È UN PARTO RECENTE DELL'UMANITA'. È PER QUESTO CHE HO FATTO QUELLA DOMANDA L'ALTRO GIORNO; HO SCRITTO QUESTA PROVOCAZIONE SUL MIO SITO WEB. HO DETTO, "L'INTRATTENIMENTO PER ADULTI STA UCCIDENDO I NOSTRI FIGLI, O STA UCCIDENDO I NOSTRI FIGLI DIVERTENDO GLI ADULTI? PENSO CHE QUESTO SIA IL TIPO DI DOMANDA CHE DOBBIAMO PORCI OGGI. E, SÌ, CHIEDETEVELO OGNI VOLTA CHE GUARDATE LE TELECAMERE AFFAMATE ACCORRERE SULLA SCENA DI UN CRIMINE, AD UN FUNERALE O SUL LUOGO DI UN INCIDENTE AEREO. SAI, SONO IN UNA PIAZZA IN QUESTO MOMENTO.
TU MI GUARDI, IO MI GUARDO IN UN MONITOR, VEDI? CI SEDIAMO DAVANTI ALLA TV E NOI SIAMO LA TV. SIAMO UNA COPIA CHE FISSA UNA COPIA..... A UNA COPIA E UNA COPIA.
ALLA FINE È UNA DISTORSIONE CHE È COSÌ DEGENERATA, CHE NON SAPPIAMO CHI È ARRIVATO PRIMA. ED È QUI CHE SIAMO ARRIVATI OGGIGIORNO. ED E' CON QUESTO INTERROGATIVO CHE VI PONGO, CHE VORREI LASCIARVI A RIFLETTERE"
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