Deadwood Dick: quando la Bonelli si fa "Audace"

A dicembre uscirà il sesto volume ma, visto che è una serie ancora molto giovane, siete ancora in tempo per recuperare gli arretrati e godervi appieno il West non allo stile Tex willer, bensì in uno stile violento e dai contenuti espliciti. Ecco cosa ne pensa God Save the Vintage su questo nuovo trampolino targato Sergio Bonelli Editore. 


AUDACE


Nel 2018 la casa editrice milanese ha voluto inaugurare l'etichetta Audace, cioè tutti i fumetti per un pubblico più adulto che pubblicheranno d'ora in avanti (quindi tex, zagor ecc. non c'entrano), e hanno voluto innaugurarla con Deadwood Dick.

Questi fumetti prendono spunto dai romanzi di Joe R. Landale, noto scrittore texano e autore di libri come "la Foresta" e "Paradise Sky", e nascono, ovviamente, per un pubblico adulto. Già, perché non vedremo tra le pagine del fumetto duelli eroici e atti di giustizia. Al contrario, vedremo scene di violenza, sesso, razzismo, sangue a fiume e chi più ne ha più ne metta. Insomma Deadwood Dick tenta di evitare l'etichetta del nostro ranger dalla camicia gialla di fiducia, cercando quindi di mostrare il lato più oscuro e quasi dimenticato di quello che è stato veramente il West americano. 

Nad Love

Dopo la fine della guerra di secessione americana, e di conseguenza dopo la fine dello schiavismo, il nostro protagonista afro-americano, il cui vero nome è Nat Love, si vede costretto a fuggire dalla cittadina in cui viveva per via di un equivoco con un bianco. Per non farsi più trovare decide di cambiare nome in Deadwood Dick ed è qui che iniziano le vere avventure "sanguinarie". 

Tra indiani desiderosi di scalpi, prostitute cinesi e interi paesi intenti a cacciare e uccidere uomini di colore, le storie di questo avvincente fumetto girano costantemente intorno all'ideologia di un'america della seconda metà dell'ottocento costantemente violenta e razzista, anche dopo l'annullamento della schiavitù. 

Deadwood, che tra l'altro prende spunto da un pistolero realmente esistito, tenta di superare il confine che questa casa editrice voleva superare da tempo. Siamo certi che questo ed altri prossimi progetti futuri (come attica) sapranno soddisfare le nostre aspettative, ma nel mentre attendiamo i vostri pareri e, ricordandovi anche di recuperare appena possibile i romanzi di Lansdale, vi aspettiamo al prossimo articolo targato God Save The Vintage. 

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